martedì 15 aprile 2008

Archiviato procedimento penale avviato dall’orafo calabrese Spadafora contro gli autori di "La società sparente"

Il gip di Urbino ha archiviato un procedimento penale - avviato, alla fine del 2007, su querela di Giovambattista Spadafora, orafo di San Giovanni in Fiore (Cs) - nei confronti di Emiliano Morrone e Francesco Saverio Alessio, autori del libro su ’ndrangheta e politica La società sparente (Neftasia Editore, Pesaro, 2007, prefazione di Gianni Vattimo e Angela Napoli). Spadafora aveva adito le vie legali sostenendo una diffamazione dei due scrittori a suo carico.

Nello stesso periodo, altre azioni legali da imprenditori di San Giovanni in Fiore.

Morrone e Alessio avevano anche ricevuto minacce, intimidazioni e pressioni, dopo l’uscita del volume, nell’autunno del 2007.

A sostegno dei due scrittori si era espresso Salvatore Borsellino, fratello del giudice Paolo Borsellino, ucciso dalla mafia in Via D’Amelio, a Palermo, nel 1992.

Da Ammazzateci tutti a Sonia Alfano, da Rete per la Calabria a Calabria libre, da Movimento del Sole a Gens, da movimenti della Sardegna, della Sicilia e del Veneto a Mario Congiusta forte solidarietà verso Morrone e Alessio, emigrati dalla Calabria per le loro posizioni contro il sistema affaristico e mafioso nella regione.

Vicinanza anche dallo scrittore Roberto Saviano, dal giornalista Franco Abruzzo e dal giornalista Marco Travaglio, che di recente ha dato agli autori un suo testo, inserito nella seconda edizione del volume, contenente due pagine bianche quale segno che in Calabria non è dato parlare, scrivere e informare.

L’onorevole Angela Napoli, già membro della commissione parlamentare Antimafia, aveva pubblicamente denunciato il clima di grave ostilità nei confronti dei due scrittori, presi di mira anzitutto nella loro città d’origine, San Giovanni in Fiore.

Per Morrone, «l’archiviazione del gip di Urbino è anzitutto una vittoria morale contro quella rete, in primo luogo politica, che ha operato scientificamente per screditare La società sparente e i suoi autori».

Alessio aggiunge che «al momento opportuno sarà inviato alla commissione Antimafia un dossier su coincidenze troppo strane avvenute in Calabria dall’uscita del libro».

1 commento:

Anonimo ha detto...

necessita di verificare:)